RECENSIONI
Il respiro della Natura - di Giancarlo Pauletto (2018)
Discese e risalite - Le città invisibili - di Giorgio Baldo (2018)
"L'enigma del presente" - di Giorgio Baldo (2017)
"Tra simbolo e natura" - di Giancarlo Pauletto (2016)
"Frammenti per una memoria condivisa" - di Stefano Cecchetto (2016)
"Il suono della materia" - di Chiara Polita (2014)
Dal catalogo "Tabula Rasa – Metamorfosi per una Rinascita" 2013
Spazi musicali e lingue di traduzione
Dal catalogo "Tabula Rasa – Metamorfosi per una Rinascita" 2013 La scansione del tempo, in questo specifico percorso, è determinata anche dagli intervalli spaziali che Giovanni Cesca delimita all'interno di una sua personale "partitura interrotta" dei cromatismi.
"NOSTOI" - RITORNI “Nòstos” in greco antico significa “ritorno”, e “òi nòstoi” erano chiamati i poemi del ritorno degli eroi greci dalla guerra di Troia, il più famoso dei quali – e per altro l’unico giunto fino a noi – è l’Odissea.
L'ACQUA VEDE Molteplici sono i modi di raccontare una Città, ma unica è la capacità dell'arte di riassumerla nell'emozione di un respiro, di un ricordo, di un colore; perché l'artista, come magica risorgiva, riporta alla luce ciò che assorbe e vede senza tempo che non sia quello dell'anima che nulla scarta e in cui nessun particolare è minore, ma è per sempre.
Estratto da: PAESAGGIO/PAESAGGI. TERRE DI BONIFICA
E infine Cesca e la sua mappa-grafia.
GLI OGGETTI DELLA SARTORIA "Gli oggetti della sartoria" di Giovanni Cesca, disegnati dal 1997, appartengono al genere pittorico convenzionalmente definito natura morta (infelice traduzione di nature inanimée usata da Denis Diderot per Chardin); più corretto sarebbe definirli still-life (dall'olandese still-leven, codificato nel XVII secolo, poi tradotto in tedesco, still-leben, e appunto in inglese), cioè dotati di vita immobile e silenziosa perché, arcani e sospesi, in equilibrio tra passato e presente, sono forme evidenti ma diverse, estranee, ermetiche.
L'ANTICA SERENA MERAVIGLIA. OLTRE: IDENTITA' ALLO SPECCHIO L'incontro di Giovanni Cesca con i Veneti Antichi è incanto, è leggenda che si alimenta dalle forme stesse dell'arte per dialogare con un sogno patinato di storia e farsi vivo presente, quesito d'identità.
TERRA D'ACQUA TRA STORIA E PAESAGGIO. GIOCO DI SPECCHI E DI MEMORIA NELL'ARTE DI GIOVANNI CESCA Due grandi liberi orizzonti segnano l'identità del paesaggio di bonifica tra Piave e Livenza, in una dimensione trasversale al tempo: la distesa del cielo e il fragile manto di terre anfibie, con le quali tuttora si confronta l'ingegno umano, incise da varie presenze d'acqua, che nella forma dei due fiumi, di canali e antiche lagune, rincorrono le metamorfosi della volta sovrastante.
GIOVANNI CESCA. IL TEMPO DELL'ACQUA Panta rhei, "tutto scorre", come sosteneva Eraclito, così in questo ciclo di Giovanni Cesca, dedicato alle acque, che in un flusso di emozioni e di storia racconta dolcemente la pura identità del territorio.
GIOVANNI CESCA: PROFUMI DI PAESAGGIO L'incanto del paesaggio si racconta in questa mostra attraverso melodiche finestre d'acqua e di cielo che hanno il respiro di un'identità consapevole, affettivamente vissuta.
DALLA RIVISTA FINNEGANS 2009 - TERRE D’ACQUA TRA STORIA E PAESAGGIO: GIOCO DI SPECCHI E DI MEMORIA NELL’ARTE DI GIOVANNI CESCA Due grandi liberi orizzonti segnano l’identità del paesaggio di bonifica tra Piave e Livenza, in una dimensione trasversale al tempo: la distesa del cielo e il fragile manto di terre anfibie, con le quali tuttora si confronta l’ingegno umano, incise da varie presenze d’acqua, che nella forma dei due fiumi, di canali e antiche lagune, rincorrono le metamorfosi della volta sovrastante
GIOVANNI CESCA: LA TRASFORMAZIONE DELLO STABILE Elemento intrinseco al nostro paesaggio veneto è l'Acqua. Da venti secoli il nostro paesaggio si trasforma costantemente: evolvendo dalla microidraulica di mantenimento praticata dai Veneti Antichi sino alla più colossale trasformazione del territorio avvenuta ad opera delle bonifiche del ventesimo secolo.
L’ANTICA SERENA MERAVIGLIA. OLTRE: IDENTITA’ ALLO SPECCHIO L'incontro di Giovanni Cesca con i Veneti Antichi è incanto, è leggenda che si alimenta dalle forme stesse dell'arte per dialogare con un sogno patinato di storia e farsi vivo presente, quesito d'identità.
- MERIDIANA VENETICA La volontà di confrontarsi con dimensioni del tempo diverse ha condotto Giovanni Cesca all'incontro con la nuova generazione di Irene Franzin, nella prospettiva di un'affinità elettiva e di una progettualità che non hanno età, cementata dall'affettuoso ricordo di un amico, di un padre.
SUGGESTIONI DAL PAESAGGIO CILIENSE Il paesaggio ciliense che si allarga in una cornice d'acqua, terra, cielo, rivive le sue memorie nelle silenziose, solitarie architetture dove si colgono gli echi di umane presenze.
CESCA: PERCORSI. OPERE 1964-2007 L'esposizione " CESCA : PERCORSI " Opere 1964 – 2007 coincide con i 40 anni di attività artistica del pittore sandonatese Giovanni Cesca ed assume una particolare valenza simbolica come ricognizione di un iter complesso, intenso e variegato, sviluppatosi a partire dalla frequentazione della Scuola veneziana, primo luogo di formazione.
PAESAGGI: LA POESIA DEL NATURALE La mostra propone il racconto di due autori intorno allo stesso argomento: il paesaggio delle terre di Bonifica del Veneto Orientale. Comune è l’amore di fondo che entrambi provano verso lo spettacolo del naturale.
VOCI A ridosso del mare, nel Veneto Orientale, sta una striscia esile,
profonda una decina di chilometri colma di marine, fiumi, paludi,
campagne colorate, che accompagna la costa adriatica dal Po all'Isonzo.
NEL RECINTO DELLO STUPORE Una "storia dello stupore davanti all'essere" non potrà mai essere veramente scritta, poiché essa comincia quando – un milione di anni fa? - un vivente fu in grado di pensare "io" rispetto a quell' "altro" che dovettero apparirgli tutte le cose: l' "essere", appunto, sconfinata distesa dentro la quale operare per la sopravvivenza obbedendo a comportamenti già messi in prova, o inventandone di nuovi secondo che la necessità lo richiedesse: l'utilità costruiva ipotesi da rinnovare mano a mano che esse non rispondevano più alle domande che la vita imponeva, e così si modificarono le cose fino ai tempi cosiddetti storici, sempre in risposta a quello "stupore" iniziale che fu il vero iniziatore di ogni evento
IL REALISMO MAGICO DI GIOVANNI CESCA, PITTORE DELLA FORMA E DELLA LUCE, ESTETA DELLA NATURA E DELLA STORIA
I percorsi biografici e artistici di Giovanni Cesca sono da sempre
intrecciati e risultano corrispondenti fin quasi ad identificarsi. La
storia della sua ricerca estetica parte da lontano (...)
GIOVANNI CESCA. I TORMENTI DEL PAESAGGIO La
mostra di Giovanni Cesca illustra gli ultimi dieci anni della sua
ricerca pittorica. Di lui i sandonatesi hanno il ricordo di una grande
esposizione, avvenuta in città ancora venti anni fa, e che testimoniava
di una lunga attività con tratti di sicura originalità nel panorama
delle Venezie (...)
DIETRO LE QUINTE Non
è semplice; non lo è per niente. Un grande amico mi chiede un grande
impegno. E' in programma una mostra di Cesca, voluta
dall'Amministrazione Comunale di San Donà di Piave. La manifestazione
avrà un respiro ampio ed un apparato rigoroso, come è dovuto a chi fa
vera pittura da più di trent'anni.
GIOVANNI CESCA La
svolta pittorica effettuata da Giovanni Cesca alla fine degli anni
novanta, sembra essersi sostenuta su ragioni personali, sia etiche che
estetiche.
GIOVANNI CESCA: LA PITTURA ALLA FINE DEL MODERNO Impegno
di revisione e ansia di rinnovamento accompagnano la storia artistica
del Novecento. Indagine sistematica e sperimentalismo continuo segnano
il percorso dell'estetica contemporanea.
GIOVANNI CESCA: IL GESTO, LA DANZA E LE INQUIETE FORME CELESTI L’ambientazione ( e lo scambio ) di avventura tra le immagini della pittura di Giovanni Cesca, avviene per misurati magnetismi, progetta silenziose orbite, produce ritmi convulsi e , direi, sedizioni su una superficie algida.
GIOVANNI CESCA Se la pittura è colore e nessuno può controbattere questo concetto, Giovanni Cesca è pittore nel senso pieno della parola. Il colore è per lui...
GIOVANNI CESCA Conosco Giovanni Cesca, lo conosco da molto tempo. Da quindici anni esplora; cambia moduli e collega esperienze, dentro una solida unità.
GIOVANNI CESCA Evviva l'universo colore ! Un'ondata di pig¬mento s'infrange sulla tela con inaudita, freschez¬za, avvolgendo questo bianco frangente con fiotti di blu, rosso e giallo; la superficie s'increspa sotto l'effervescente rimescolamento e frammenti mul¬ticolore schizzano dappertutto;
GIOVANNI CESCA Di fronte alle tele dipinte di Giovanni Cesca la parola si sente a disagio, letteralmente fuori luogo, avvilita per la difficoltà di mediare: se il colore comunica di suo, senza impalcature concettuali, sembra inutile tentare tradu¬zioni, inventare metafore.
SIPARI APERTI Ora - e un attimo stregato ondeggiano PUFF! -colori coriandoli tremano in questo sogno o magic-box luminescente. Trasparenze. Poi confetti rosa dolci stelline che sgranano il raggio di luce nel ventaglio del suo spettro.
GIOVANNI CESCA Nel percorso recente di Giovanni Cesca v’è un momento liberatorio. Quasi per superare l’eccedenza dei contenuti riflessivi, psicologici, in parte extraformali che la sua attività precedente aveva elaborato, il pittore sembra voler acquisire, riproporre, il potenziale intatto del segno e del rapporto segno-colore.
BEFORE AND AFTER L’abbondanza del titolo indica una mia necessità di spiegare in anticipo, sintetizzata in tre frasi, ma tuttavia incisive e a proposito. A soli pochi mesi di distanza si ripresenta a Bologna con una nuova mostra Giovanni Cesca, dimostrando una non contraddittoria evoluzione della sua opera.
GIOVANNI CESCA L’epifania del colore è un tratto distintivo dell’opera di Giovanni Cesca. I grandi pannelli segnano la necessità di un’opera che non riesce a trattenersi nel luogo deputato del quadro ma sente l’urgenza di sconfinamenti che richiedono una diversa partecipazione operativa.
GIOVANNI CESCA Al di là di un primo stordimento, prodotto dal tripudio multicolore di tinte stridenti e abbacinanti, ci disponiamo ed intendere quali siano i significati dell’opera di Cesca
"VISUAL - IMMAGINATION" ALLA RISCOPERTA DELLA FANTASIA. Dobbiamo ora intraprendere un viaggio avventuroso per penetrare tra le curve sinuose di questa festa pittorica, che è l'espressione aggressiva e poetica insieme dell'esuberanza inventiva di questo artista veneto.
GIOVANNI CESCA ALLA “GALLERIA 1 + 1” Incontro veramente interessante, quello con la pittura di Giovanni Cesca, ospite della “ 1 + 1 “. Cesca assai giovane, possiede già un mestiere tale da permettergli di percorrere coerentemente un cammino espressivo difficile e ricco di contenuti, che si rifà a un surrealismo figurale, ora spinto verso l’accentuazione del simbolo, ora imperniato sulla figura, deformata e impostata alla maniera di Bacon
GIOVANNI CESCA La mostra di Giovanni Cesca alla “Galleria 1 + 1 “ di Padova ha l’aspetto di una retrospettiva. Infatti l’opera esposta ci fa conoscere lo sviluppo dei motivi fondamentali della sua pittura: lo spazio, la figura, la storia, negli ultimi tre anni di attività
GIOVANNI CESCA ALLA “ GALLERIA G 70 “ L’idea di fare un articolo per giudicare una mostra di pittura mi è venuta notando la necessità esistente a S, Donà di far conoscere e sviluppare il gusto genuino delle espressioni dell’arte.
GIOVANNI CESCA Due occhi intelligenti, pensosi, diluiti in una luce pacata, aliena da pigli aggressivi od irridenti, illuminano di vaga malinconia un viso glabro, asciutto, dietro il quale non si fatica ad intravedere una fiera energia creativa, benché dissimulata da un sorriso sfiorato dal chiaroscuro di un’illusoria quanto gradevole mestizia. |